lunedì 19 maggio 2014

Montagne di parole

Rileggere mille volte messaggi, lettere, frasi, significa il più delle volte arrampicarci alla ricerca di significati nascosti... Impareremmo a memoria fiumi di quelle parole se solo ciò servisse a farci sentire più sicuri, più amati e più sereni. A volte invece ci arrampiachiamo sulle nostre parole per arrivare alla vetta dell'attenzione di qualcuno. Come quando telefoniamo e, invece di riattaccare, tentiamo l'azzardo e cominciamo a parlare di cose leggere e inutili celando il desiderio di voler parlare di cose ben più profonde. E più l'altro non capisce che il nostro è solo un codice esasperato, fatto di parole a raffica, senza senso, alternate a risate isteriche, più noi ci sentiamo frustrati, arrabbiati e tristi, quasi disperati: "perchè ti ho chiamato? Tu non capisci! Perchè non capisci?". Quando ciò che vorresti è che sia l'altro ad indagare nei tuoi messaggi per scovare quei dettagli che, in quel momento, le parole non sanno dire.

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