martedì 13 maggio 2014

Caro diario - parte 2

Estate 2005
                                  Diario… questa è una parola strana per me…
Non ho mai avuto un diario e le poche volte che ci ho provato è stato un vero e proprio disastro...
Tuttavia credo che sia utile per il futuro, per non dimenticare gli errori e le difficoltà in modo da capire quando queste difficoltà le hanno gli altri...
Ma anche per ricordare le giornate più belle, più divertenti e… tanti e tanti altri momenti.
Questo “Diario” parlerà della mia vita attuale di 13enne…


Questa l'introduzione del mio diario. 
Certamente è interessante leggerlo oggi... Posso dire che un po' sono tornata ad allora e, da questo punto di vista, nulla, in effetti, è veramente cambiato (eccetto le "x" e le "k" contro le quali ho eseguito un'accurata damnatio memoriae della quale, sono certa, siamo tutti contenti). Del resto questo blog è un po' un diario nel quale cerco di far trasparire tutta la mia "tremenda voglia di Vivere". La mia voglia di Vivere al meglio, cioè, anche se la cosa può spaventare sembrando un'impresa "tremenda", la mia voglia di ricordare dei ragionamenti, delle esperienze e delle storie. Per ogni post di questo blog, come per ogni frammento di quel diario, ricordo ogni sensazione, ogni dolore ed ogni gioia, ogni persona alla quale stavo pensando mentre scrivevo ed ogni desiderio che si nascondeva dietro ogni frase... Fino a quando non ho smesso di voler ricordare e mi sono dovuta impegnare ogni giorno per ogni singolo di quei giorni.

Oggi mi rendo conto, dopo che ho superato molte cose, che c'è stato un momento in cui ho dovuto raccogliere i cocci, riordinarli e vedere cosa era cambiato, dove avevo sbagliato e quale situazione/sentimento era da buttare via.
Ricordo i momenti in cui c'era solo da piangere per me ed era, in effetti, l'unica cosa "di cuore" che facevo. La mattina, prima di entrare in classe, nel bagno con i pavimenti sporchi e i listelli in fintissimo legno; a mezza giornata, accanto al mio compagno di banco che mi guardava con la coda dell'occhio e non aveva il coraggio di domandarmi nulla e al quale un giorno ho chiesto scusa per questo; quando tornavo a casa, passando da una mia amica per non tornare con qualcosa che non somigliasse almeno vagamente ad un sereno sorriso; la sera quando, prima di dormire, mentre immaginavo di scomparire, piangevo ancora più forte perchè non era ciò che realmente volevo... Quando pensavo che io, in realtà, volevo Vivere. 



Mi sono sempre sentita piuttosto tranquilla rispetto alla mia giovane vita da "piccola"... sin da quando, da sola il casa, pensavo ad un bilancio dei "settori della mia vita"... Il bilancio lo facevo più o meno così:
Amici: bene, pochi ma buoni, non ne voglio altri perchè non è importante circondarsi di gente che non serve.

Famiglia: bene, fortunata, ordinaria amministrazione.

Scuola: mah, si tira a campare, dare il meglio ogni giorno è difficile ma dobbiamo mettercela tutta per forza quindi, tanto vale, darsi da fare.

Amore... Oh, che parolaccia questa! Pensate che avevo così paura di rimanere sola per tutta la vita che non riuscivo a vedere immagini che potessero ricordarmi questa drammatica e, pensavo, inevitabile condizione. Certo era divertente quando mia madre (inconsciamente?) mi diceva nella rabbia che sarei rimasta sola per il mio caratteraccio (e oggi si domanda come faccia Daniele e quanto gli angeli del paradiso lo ritengano "poverino" per il fatto di dovermi sorbire)... Insomma, sull'argomento ero piuttosto problematica e, devo ammettere, è stata una cosa che mi ha condizionata non poco nella quotidianità. Come quando entravo mezz'ora prima a scuola perchè in questo modo potevo entrare da sola e non essere vista da nessuno... Che ci potevo fare? Gli eventuali sguardi della gente mi facevano venire, letteralmente, la nausea! O come quando camminavo per strada e mi sentivo inadatta, prendevo le strade più isolate e buie, sempre per i motivi di cui sopra, e incrociare qualcuno mi metteva a disagio. Il mio amico Fabio mi diceva sempre che un giorno mi sarebbe capitato qualcosa di brutto per quelle strade e mi sarebbe dovuto venire a cercare in pigiama... Ringraziando il fato, non è mai accaduto nulla (forse solo una volta... Ma non era in pigiama!). Insomma, ero problematica. Ed era la prima cosa che dicevo quando qualcuno mi si approcciava: "stai attento perchè ho un brutto carattere!"... d'altra parte me lo diceva mia madre e chi meglio di lei poteva saperlo? Mi fidavo, insomma.

Come si può notare la cosa che più mi condizionava era... L'adolescenza. Sì, dai, diciamocelo... Si può storcere il naso leggendo le mie passate manie ma non credo ci sia qualcosa che non sia comprensibile. Di adolescenti strani n'è pieno il mondo ed io ero solo una di questi. Per poi non parlare delle fissazioni, delle manie, dei blocchi che ognuno di noi ha e mantiene per gran parte, o per tutta, l'età adulta! Ragazzi, siamo persone ed è tutto naturale, la normalità non è di questo mondo.

Poi le cose sono cambiate, come sapete, e sono finita a piangere ogni giorno nei bagni della scuola. Le priorità sono cambiate e, fortunatamente, questa situazione, anzichè aggravare le mie difficoltà "sociali", le ha fatte lentamente sparire. Ho imparato a comportarmi... Non tutto in una volta, ovviamente, ma poco alla volta, passo dopo passo, ho capito molte cose, ho lasciato perdere delle altre e alcune le ho semplicemente perse di vista. Poi ho anche capito però che molto di ciò che ho perso di vista in quegli anni deve essere recuperato.

1 commento:

  1. "per non dimenticare gli errori e le difficoltà in modo da capire quando queste difficoltà le hanno gli altri..."
    aggiungerei che anche "leggere" i diari altrui, attraverso un intima confidenza, ci aiuta a distogliere lo sguardo "chiuso" e catalizzato solo sul nostro io (tendenza che purtroppo non sempre con l'adolscenza passa ) e ci insegna non a vivere ma a sentirci vivi...non più solo e soltanto microcosmo all'interno di un macrocosmo ma goccia di argento che a volte si fonde, altre si separa, ma lascia sempre parte di se e porta sempre parte dell'altro...che siano dolori ma anche gioie...
    titti.03

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