martedì 9 aprile 2013

La terza linea


Conoscere bene una persona è come fare di lei un bel disegno.
Poniamo che un disegnatore passi su un ponte, tra dei campi, in una stradina... Un posto solitamente desolato, ma proprio perchè desolato si presenta come speciale, ti attrae. Anche tra le persone spesso è così. Tra il disegnatore ed il soggetto nasce un'alchimia particolare, un'attrazione fatale per la quale poi sarà difficile distinguere se il posto è diventato speciale perchè lo si è ritratto oppure se lo si è ritratto perchè è speciale... perchè si è fatto ritrarre. Ritrarre davvero. Parliamo infatti di un Bel disegno.
Quando si vuol disegnare qualcosa il nostro occhio percepisce per prima la sua bidimensionalità, il nostro cuore però ci vede qualcos'altro e così disegni. Iniziando a tracciare le linee, a guardare attentamente quel particolare che non è così semplice come sembrava, quella luce che crea un'onda strana e ti accorgi che quell'onda è data dall'ombra di qualcosa lì... Devi capire cos'è e allora osservi. Questo disegno dev'essere perfetto perchè è così bello come lo vedi che è così che deve essere. Capisci e disegni... in quel momento ci si rende conto davvero della natura reale della tensione verso Quel soggetto. Senti in bocca il suo sapore, nelle narici il suo odore, sotto le dita la sua complessiva consistenza, senti Tutto. Un po' dolce, un po' agre, un po' vellutato, un po' aggressivo, un po' delicato, un po' ruvido. E allora l'alchimia prende forma e il disegnatore, senza accorgersene, traccia la terza linea. Altezza, larghezza... e Profondità. Conosciamo davvero una persona quando riteniamo di aver visto la sua Profondità. Non è influente cosa questa persona diventerà: l'Amore della tua vita, l'Amicizia mai vista, la Comprensione mai avuta, un padre, una madre, un nonno o una nonna. Certo però sarà qualcosa di Speciale. E allora, tu, disegnatore della porta accanto, tu che hai visto qualcuno e ne hai percepito in modo alchemico la Profondità, disegnalo. Perchè perdere l'occasione di sentire sotto le dita la terza linea?

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